mercoledì 2 marzo 2011

IL GRANDE SLAM DELLE CANARIE

C'è mancato davvero poco perchè questa avventura raggiungesse la perfezione. Mesi fa, ancora prima che venissi operato al ginocchio, un mio carissimo amico angler che vive a Cuneo si è trasferito a Gran Canaria per rimanerci 9 mesi, grazie al progetto universitario ERASMUS. Ho deciso di andarlo a trovare per una decina di giorni assieme a un amico, e così un po' azzardatamente ho preso i biglietti diversi mesi in anticipo, scegliendo come giorno della mia partenza il 16/02. Dalla data dell'operazione (fine ottobre), la mia è stata una continua lotta per riuscire ad arrivare al 16/02 in condizioni quantomeno decenti per potermi godere al meglio la vacanza. Il nostro problema principale era riuscire a conciliare la possibilità di pescare con quella di fare festa la sera, ma devo dire che ci siamo proprio riusciti. Tuttavia se febbraio, per via del carnevale, è un gran periodo per divertirsi e far baldoria alle Canarie, per la pesca non è certo il top rispetto al resto dell'anno. Ma nonostante la temperatura non troppo alta, il mare quasi sempre molto mosso,e il forte vento, qualche bel pesce l'abbiamo bucato. A esser sinceri ci aspettavamo più catture dallo spinning e dal surfcasting, ma la pesca che va per la maggiore tra i locali è quella effettuata con il galleggiante dagli scogli, pasturando il sottoriva con tanto pane, tonno in scatola e gamberetti o trancetti di sarda. 

Big sarago 700gr caduto su coda di sardina



Spigola col trancio di gamberetto!






Prove di fotomontaggio con enorme pesce invisibile!
 
Ma Gran canaria non significa solo mare: l'interno è molto arido e brullo, ma ci sono numerose prese (laghi), abitate da bass e carpe. Con una vecchia Peugeut noleggiata a 8€ a testa al giorno, tutta scassata (2-3000€ di danni tra graffi e ammaccature, frizione che si bloccava ogni dieci minuti, e batteria sostituita dopo soli 30 minuti di viaggio), abbiamo percorso quasi 400 km girando l'isola in lungo e in largo. Per due giorni e due notti ci siamo fermati in un lago a 1000 metri s.l.m. Ad oggi, lo ritengo il più bel lago che abbia mai visto, circondato da una cornice fantastica. Le foto parlano da sole.

Presa de Chira



 


Qui abbiamo cercato di catturare qualche carpa. Ne abbiamo viste proprio tante, e tutte mai sotto i 10-12 kg. Stavano nell'acqua bassa, erano iper attive sia di giorno che di notte, con continui salti e rollate. La cosa ci ha insospettito, perchè di mangiare non avevano proprio voglia, nonostante la buona presentazione di mais, pellets, frolic e boiles. Una guida inglese che vive lì e che le pesca sempre (e che ci ha fatto pagare a caro prezzo la piazzola per le due notti, mannaggia a lui!) ci ha detto che queste carpe vanno in frega  non come da noi in primavera, ma quando l'acqua del lago si alza a tal punto da permettere loro di deporre le uova lungo le rive. Considerato che la settimana prima aveva nevicato, la neve sciolta aveva aumentato il livello del lago, così ora le carpe stavano per prepararsi all'imminente frega. Erano circa a due settimane dalla frega, secondo la guida. Che scalogna! Per evitare il cappotto, alla fine ci siamo accontentati di pungere qualche piccolo black bass a spinning.


 


Mangiare, bere, fare shopping: tutto molto economico in Gran Canaria. La gente del posto è molto ospitale e calorosa. I ragazzi, tuttavia, solo particolarmente rissosi, e hanno la ridicola mania di "tamarrare" qualsiasi auto, anche la più vecchia e scassata: cerchioni, improbabili alettoni, inguardabili adesivi lungo le fiancate. Assurdo!

Capitolo festa: tanta, tanta, troppa! Vi basti pensare che l'ultima sera, dopo 48 ore passate senza chiudere occhio (per colpa di una pescata notturna dalla spiaggia), abbiamo avuto la bella pensata di fare after, tanto: "Dormiremo in aereo!". Morale della favola, ci siamo presentati in aeroporto ubriachi. Il sottoscritto poi, presentatosi al check-in con un inguardabile cappellino fucsia dell'Havana Club, deve aver destato parecchio sospetto, è così è stato perquistito molto approfonDITAmente da un grosso energumeno. Inoltre, per via dell'eccesso di peso del bagaglio (maledetti souvenirs e regalini), per evitare di pagare una multa salatissima, siamo stati costretti a volare con indosso due felpe e due pesanti giacconi a testa, con le tasche piene di altri vestiti, in modo da ridurre il peso della valigia! Che scene!