giovedì 10 maggio 2012

APPELLO PER SALVARE IL FIUME BRENTA

I guai per il fiume Brenta sembrano non finire mai. Qualche mese fa avevo dovuto ahimè annunciare la notizia di un disastro ambientale che aveva interessato questo bellissimo corso d'acqua. Ora sul fiume incombe una nuova minaccia.

Riporto testualmente l'appello lanciato dal Comitato Tutela Fiume Brenta, consultabile direttamente cliccando qui

Il Brenta è un fiume bellissimo che, nel tratto montano del vicentino, ogni anno attrae migliaia di turisti che si dedicano a varie attività: pesca, canoa, rafting, cicloturismo. Il Fiume è abitato da specie ittiche di rara frequenza, temolo, trota marmorata (indicata dalla Comunità Europea come specie a rischio di estinzione) barbo canino, scazzone ed altre: un sito naturale importantissimo che rappresenta anche un notevole ritorno economico per tutta la Valbrenta.
Nel corso dei decenni il Fiume è già stato oggetto di interventi massicci per la produzione di energia elettrica ma, come al solito, “l’appetito viene mangiando” e non ci si è ancora stancati di vedere nel meraviglioso corso d’acqua l’opportunità di un ulteriore sfruttamento a vantaggio di pochissimi e a danno di un bene che appartiene a tutta la collettività.
Con la deviazione del 40% dell’acqua a regime normale, Il progetto della nuova centrale idroelettrica della Ditta Crestani Claudio di Bassano del Grappa, già autorizzato dalla Regione Veneto, distruggerà IN MODO IRREPARABILE il percorso del fiume e del suo ecosistema naturale, in un punto della vallata strategico per la sua bellezza e concentrazione di ricchezza naturale, tra i comuni di S. Nazario e Valstagna, arricchendo solo poche persone e senza alcuna ricaduta sociale.
Il fiume Brenta è patrimonio di tutti e rappresenta una risorsa preziosa per tutta la valle, dal punto di vista turistico, ambientale ed economico. Abbiamo il diritto di permettere tale irreparabile distruzione che avrà ripercussioni anche per le generazioni future? Quale divina autorizzazione è concessa ai potenti di turno per potere sindacare scelte non temporanee della durata dei loro mandati ma influenti nei decenni a seguire? Chiediamo di fare tutto ciò che è in suo potere per fermare questo grave e improvvido intervento.

A cura del Movimento per la tutela del Brenta, al quale anche la nostra Associazione appartiene, è iniziata la campagna di opposizione alla deviazione di gran parte del Fiume in località "Pian dei Zocchi" a  favore della ripresa del condotto atto all'insediamento di una nuova centralina idroelettrica in capo alla ditta Crestani di Basano del Grappa. Parlare di centralina è parlare di eufemismi in quanto il prelievo corrisponde a circa il 40% del corso normale del Brenta. Il tratto interessato è quello che comprende anche il campo gare canoe e quindi la zona No - kill e gran parte della Trofeo in Comune di Valstagna - San Nazario.
Più riusciamo ad essere, più speranza esiste di bloccare un insediamento del quale non se ne sente proprio il bisogno e che è di una gravità assoluta per l'ambiente nel quale esercitiamo non solo il nostro sport, ma una azione particolare di cura ittica.
Grazie per l'attenzione che vorremo dare a questo problema.

Cara Amica, caro Amico
se ritiene piacevole l’esercizio della pesca nelle splendide acque del Fiume; se hai avuto il piacere di discendere il Brenta in canoa o rafting; hai fatto il bagno nelle sue acque cristalline; se hai fatto un pic-nic sulle sue sponde; se credi che il fiume sia di tutti e non per pochi; se credi in uno sviluppo sostenibile e non distruttivo del territorio;
LEGGI PER PIACERE QUESTA MAIL
Un recente decreto della REGIONE VENETO ha concesso l'AUTORIZZAZIONE AD UN PRIVATO (Ditta Crestani Claudio di Bassano del Grappa) di costruire una NUOVA CENTRALE IDROELETTRICA per lo sfruttamento delle acque del Brenta nell’unico tratto rimasto a regime naturale. Questo distruggerà IN MODO IRREPARABILE un tratto delicato del fiume e del suo ecosistema naturale, arricchendo solo poche persone e senza ricaduta alcuna sul territorio. Ci sarà una riduzione notevole del flusso (pari al 40% circa della portata in regime normale) che renderà impossibile per sempre una ragionata tutela della fauna ittica pregiata in un ambiente particolarmente adatto alla sua riproduzione, esercitare la pesca, fare canoa, nuoto, rafting.
INONDIAMO al più presto con l’allegato messaggio la scrivania del Presidente della Regione Veneto LUCA ZAIA “presidenza@regione.veneto.it” a tutti i politici di tua conoscenza, ad amici e conoscenti e in copia a “salviamoilbrenta@gmail.com”
Inoltre aderisci se vuoi al gruppo Facebook SALVIAMO IL FIUME BRENTA dove troverai informazioni più dettagliate, aggiornamenti e immagini.
Grazie per aver a cuore il fiume Brenta e il suo futuro. E speriamo di poter ancora godere insieme delle sue splendide acque!

COMITATO TUTELA FIUME BRENTA

Nessun commento:

Posta un commento